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Nino Cirani e l'Aziza

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Agli inizi degli anni Sessanta, quando gli unici fuoristrada circolanti sulle nostre strade erano rappresentati (tranne rare eccezioni) dalle Fiat Campagnola in dotazione alle forze armate, c’era già qualcuno in Italia che affrontava le piste e i deserti di tutto il mondo a bordo di una Land Rover.
Il suo nome era Nino Cirani (1926-1998) e la prima avventura che lo vede protagonista nel 1962 è la traversata da Milano a Ceylon (138 giorni, 31.000 Km) su una Land Rover 88 battezzata “Aziza 1” (dall’arabo aziza=carina). L’idea originale era quella di spingersi fino a Singapore dopo aver attraversato la Birmania, ma una serie di problemi politici che impedirono l’ingresso nell’odierna Myanmar e le proibitive condizioni della Stilwell Road (la famosa strada costruita durante il secondo conflitto mondiale che percorreva tutta la penisola indocinese fino a Bangkok) convinse Cirani a ripiegare su Ceylon.
Alcuni anni dopo, nel 1965 è la volta dell’Africa con la traversata da Città del Capo fino al Cairo (otto mesi e mezzo, 53.000 Km) a bordo di una Land Rover 109 (“Aziza 2”). Rispetto al viaggio precedente, la traversata del continente africano si rivelò un’impresa molto faticosa e difficile da portare a termine a causa della totale assenza di piste in alcune aree attraversate, come quella compresa tra Addis Abeba e il Lago Rodolfo dove le uniche informazioni all’epoca disponibili erano racchiuse in una vecchia guida risalente al periodo del nostro “Impero Mussoliniano”.
Rientrato in Italia Cirani si mette subito al lavoro per una nuova spedizione e tra l’estate del ’68 e la primavera del ’69 porta a termine quella straordinaria avventura destinata a diventare la sua maggiore impresa: la traversata dell’intero continente americano da nord a sud, a bordo di una nuova Land Rover 109 (la mitica “Aziza 3”) che si trasforma in un vero e proprio viaggio da record: in circa 11 mesi vengono percorsi 102.000 chilometri dall’Alaska fino alla Terra del Fuoco. Nel corso di questo viaggio, che rappresentava comunque il più lungo raid automobilistico fino ad allora mai effettuato, venne stabilito anche il record per l’altezza massima raggiunta da un veicolo a motore, quando l’Aziza 3 conquista sulle ande boliviane la quota di 5.007 metri alle pendici della vetta del Cerro Rico.
Nel corso di questo viaggio Cirani tentò anche di superare l’impentrabile giungla della Serrania del Darien, nell’istmo di Panama, riuscendo però ad inoltrarsi solo per alcune decine di chilometri; traversare questo tratto con un solo veicolo e senza l’appoggio di un’adeguata struttura di sostegno era del resto un’impresa impossibile e solo alcuni anni dopo (tra il ’71 e il ’72) una mega spedizione organizzata dalla Land Rover per il lancio della Range riuscirà a portare a termine l’impresa.
Dopo aver attraversato in totale 18 paesi (Stati Uniti, Canada, Messico, Guatemala, Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Venezuela, Ecuador, Perù, Bolivia, Argentina, Cile, Paraguay, Brasile) e superato ben 64 controlli doganali, l’Aziza 3 viene imbarcata nel porto di Rio de Janeiro sulla motonave Augustus per rientrare in Italia.
Negli anni successivi Nino Cirani continua infaticabile la sua attività di raid-man a trazione integrale intorno al mondo effettuando cinque ricognizioni nel Sahara (1972-73-74-78-79), una nuova traversata in Asia (1975) e in Africa (1977) e il periplo dell’Australia (1978), della Nuova Zelanda (1978) e dell’Islanda (1980).

da un articolo di Giorgio Rosato pubblicato il 19 dicembre 2007

Il libro di N. Cirani ode alla Land Rover

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